Franco Binda di Solduno coltiva da sempre l'hobby della pittura come
autodidatta e le sue opere naïves si addentrano nel campo
dell'etnografia e dell'archeologia rupestre; un settore che Franco Binda
conosce molto bene essendo il fondatore del Museo di Val Verzasca e
l'autore di diverse pubblicazioni tra le quali spiccano "I vecchi e la
montagna" e "Archeologia rupestre nella Svizzera italiana". Le sue
conoscenze in questo campo, e le numerose scoperte di massi cuppellari,
lo pongono tra i maggiori conoscitori del Ticino di questa antica arte
rupestre, presentata per la prima volta in una interessante esposizione
al Museo centovallino nel 1996.
Giacomo Antonini, nato a Gravesano nel 1946, musicista, ha sentito assai
presto il bisogno di affiancare al linguaggio musicale quello pittorico
quale mezzo per esprimere alcuni sentimenti dell'animo e comunicare agli
altri le proprie intuizioni e sensazioni.
Le sue opere rievocano le tradizioni e gli angoli scomparsi del Ticino
traendo l'ispirazione dai suoi ricordi d'infanzia, da vecchie fotografie
e non da ultimo dalla sua professione.
L'esposizione verrà presentata dal Prof. Dario Bianchi con intermezzi
musicali del "Corelli Ensemble".